Smartphone e monitor con schermo OLED arrotolabile entro il 2017?

display-oled-flessibili

Toshiba e Samsung presentano prototipi per schermi flessibili del futuro che potranno essere implementati nei prossimi dispositivi

Si parla ancora di schermi OLED flessibili e arrotolabili (e stropicciabili) con la nuova tornata di rumors che riguardano Samsung, che è un po’ la prima della fila in questo settore. Entro il 2017 potrebbe uscire il primo smartphone che si può piegare e riporre in tasca come se fosse un portafogli. In questo momento si chiama questo prototipo come Galaxy X che andrebbe ben oltre la semplice curva dei modelli Edge. Al convegno SID 2016 di San Francisco si è visto un esempio da 5.7 pollici a risoluzione 1080p spesso soltanto 0.3 millimetri che è tutto touchscreen e completamente pieghevole.

Siamo in attesa del primo vero prototipo funzionante, ma qualcosa si muove anche in Cina con un display in grafene a colori completamente arrotolabile mentre qualche mese fa era apparso uno smartphone prototipale con schermo da 6 pollici a risoluzione 1280×720 pixel OLED prodotto da LG Display.

Guardate questo filmato:

I display OLED caratterizzeranno i dispositivi del futuro: questi componenti saranno sempre più utilizzati e avranno un’importanza che ora è ancora poco percepita. La frase “le tecnologie future esistono già” è quantomai vera in questo caso perché da anni le società produttrici di panel stanno studiando prototipi per una produzione di massa. Le più attive sono le aziende manifatturiere asiatiche come la sudcoreana Samsung e la giapponese Toshiba che hanno presentato recentemente due nuovi modelli (ancora non definitivi) dalla grande qualità, scarso consumo energetico e alta flessibilità.

Toshiba ha presentato uno schermo OLED da 3 pollici di diagonale con uno spessore limitato ad appena 0.1 millimetri, che può essere piegato, arrotolato e maltrattato senza patire alcun danno.

Segue di poco la presentazione di un display 3D da ben 367 ppi. Samsung risponde con un display questa volta AMOLED che è stato messo sotto torchio ottenendo ottimi risultati: 100.000 cicli di piegamenti e solo il 6% della luminosità persa, appena percepibile. E siamo solo agli inizi perché si salirà di dimensioni, efficienza e qualità. Anche Sony tempo fa si era impegnata in questo settore. Quali applicazioni potranno avere questi display attesi in commercio per il biennio? Saranno implementati su tablet, computer portatili, potranno anche supportare il 3D e avranno la possibilità di essere impiegati in combinazione con tessuti per abiti interattivi.

Questi prototipi stanno per uscire

Credo che presto questa nuova tencologia entrerà anche nel mondo arcade con giochi che occuperanno meno spazio in salagiochi ed avranno forme e design accattivanti.

 

 

Precedente Riparazione schede grafiche difettose Successivo Inaugurata la prima strada a pannelli solari, in Francia