Vi riporto una bella notizia per gli amanti delle energie rinnovabili.
Il primo chilometro di strada composta da pannelli solari è stata inaugurata in Francia dal ministro dell’Ambiente Ségolène Royal. Il tratto si trova nei pressi di Tourouvre-au-Perche, cittadina con 3400 abitanti immersa nella Normandia.
Si parla, in questo caso, di nastro di elementi fotovoltaici anziché… d’asfalto. L’intero progetto è stato portato avanti per accumulare energia da usare per l’illuminazione pubblica. I 2880 pannelli fino ad ora installati sono infatti collegati ai lampioni, e dovrebbero produrre un’illuminazione pari a quella in uso in una città di 5.000 abitanti, cioè 280 megawattora all’anno.
La strada solare, per ora limitata a una sola corsia di marcia, è il primo esperimento su rete automobilistica in Europa, mentre negli Stati Uniti la Solar Roadways ha già condotto un piccolo test sulla Route 66 (in Missouri). I pannelli (detti Wattway) sono ricoperti da una speciale resina che dovrebbe aumentare la loro resistenza, consentendo il passaggio anche di mezzi pesanti. Nei prossimi due anni questo tratto sarà percorso, secondo la media corrente, da 2000 veicoli quotidianamente. Se i test saranno soddisfacenti, il governo francese potrebbe investire ancora su questo progetto (affidato alla società Colas, filiale del gruppo Bouygues) che per ora è costato 5 milioni di euro. In futuro, secondo fonti del governo, potrebbero essere installati oltre 10 mila chilometri di strade solari, con l’inclusione anche di tratti autostradali
I risultati, nei test precedenti, sono lusinghieri. L’esperimento olandese SolaRoad del 2014 sulle piste ciclabili, precursore se vogliamo del progetto francese, ha avuto un grande successo: in 6 mesi ha prodotto 3000 kwh di elettricità per un tratto di soli 70 metri! La pista ciclabile collega Krommenie e Wormerveer, due sobborghi di Amsterdam. Percorsa ogni giorno da 2000 ciclisti, è costituita da uno strato traslucido di vetro temperato, sotto il quale si trovano file di celle solari in silicio cristallino racchiuse in moduli di calcestruzzo, ed è leggermente inclinata per consentire alla pioggia di pulirla, così da poter avere la massima esposizione ai raggi solari.